Con stupore abbiamo appreso da La Nazione che il Consigliere di maggioranza Nerozzi si è rivolto al viceprefetto per denunciare la sua mancata designazione nelle commissioni consiliari.
Come opposizione, abbiamo sollevato più volte la questione della mancata nomina del Consigliere, fin dal Consiglio Comunale di luglio in occasione del quale presentammo una interrogazione per sapere se tale mancanza fosse legata ad una formale rinuncia dello stesso.
L’assenza del Consigliere è stato un errore tecnico e legale di questa maggioranza che continua a non tenere conto delle norme e del regolamento comunale. Nonostante le nostre ripetute richieste di chiarimenti, durante il consiglio comunale del 25 novembre 2024, il Sindaco Benesperi e il Presidente del consiglio Ruotolo ci hanno comunicato che l’inserimento nelle commissioni sarebbe avvenuto nel consiglio di dicembre. Tuttavia, a dicembre, ci è stato detto che la designazione sarebbe avvenuta nel successivo Consiglio e che questo fatto fosse stato concordato con il consigliere Nerozzi.
Ad oggi non solo nessuna discussione sul tema è stata rilanciata dalla maggioranza, lasciando così aperta la questione sull’illegittimitá della vicenda, ma apprendiamo dalla stampa che questo è avvenuto nonostante il viceprefetto avesse “richiamato per due volte l’amministrazione a provvedere con sollecitudine agli adempimenti previsti dal Tuel”.
Non è nostro compito difendere o tutelare il consigliere Nerozzi che continua a sostenere questa maggioranza senza però partecipare all’attività consiliare, venendo cosí meno al ruolo per il quale é stato eletto e alla fiducia di chi ha espresso la sua preferenza.
Ribadiamo a gran voce, dopo averlo fatto in consiglio comunale e su stampa, come la maggioranza Benesperi continui a svilire l’istituzione democratica del Consiglio Comunale ed i suoi componenti, ma soprattutto tradisca i cittadini che hanno diritto di rappresentanza sulla base dei risultati elettorali. Chiediamo pertanto da parte della Segretaria comunale e di chi amministra il rispetto delle regole, prima ancora che sia necessario un intervento delle opposizioni e, cosa ancor più grave, da parte delle istituzioni.
Silvia Pieri
Guido Del Fante