Questo documento è stato inviato al PD Pistoia, al PD Toscana ed al segretario nazionale N. Zingaretti.
Come iscritte ed iscritti del Partito Democratico da mesi chiediamo che vengano attuate (anche grazie agli strumenti digitali e le piattaforme di comunicazione come Skype, Zoom e simili) serie e costruttive discussioni sui temi rilevanti della politica nazionale, in modo da rendere partecipi i nostri militanti ed i nostri elettori e costruire insieme obiettivi e visioni che rischiano di mancare in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando.
Nelle scorse settimane, ci ha sorpreso la levata di scudi sull’emendamento a firma Orfini – Fratoianni alla Legge Finanziaria, emendamento che prevede l’introduzione di una patrimoniale, andando a cancellare l’IMU e l’imposta dei bolli sui conti correnti e deposito titoli. Ci siamo chiesti, come mai, il nostro partito abbia preferito evitare una discussione su questo tema, rimandandola a data da destinarsi. Altresì ci ha piacevolmente sorpreso il fatto che l’emendamento sia stato accettato per la discussione in parlamento, così che possano venir mostrate pubblicamente le posizioni su questo tema. Come partito, partendo anche dal nostro statuto, il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di tutelare le fasce più deboli del nostro Paese, andando a tassare maggiormente chi ha di più in un’ottica di redistribuzione di beni e servizi.
Non possiamo più tollerare che una piccola parte della popolazione abbia un patrimonio immenso, rispetto alla maggioranza della popolazione che fatica ad arrivare a fine mese ed a pagare mutui e beni di prima necessità. L’emendamento, in quest’ottica, prevede infatti di tassare chi ha un patrimonio sopra i 500mila € – circa 1/10 della popolazione del nostro paese. La percentuale di tassazione sarebbe progressiva, partendo da uno 0.2% per un patrimonio tra 500 mila ed 1 milione di euro, fino ad arrivare al 2% per patrimoni oltre i 50 milioni di €uro. Questo permetterebbe di mettere in moto l’immissione di liquidità nel territorio, abbassando le grandi capitalizzazioni ed andando così a cancellare il nero, perché il patrimonio è molto più difficile da nascondere.
Perché, quindi, il nostro partito ha preferito non discutere di questa proposta, magari andando anche a migliorarla, ed ha invece preferito metterla da parte all’interno della discussione politica? Non possiamo accettare che il Partito Democratico – ormai da più di un anno di nuovo al governo – non organizzi discussioni tra iscritti, forum online, dibattiti e confronti e preferisca chiudersi nelle stanze a decidere cosa sia meglio per i propri elettori o meno. Perché è vero che la rappresentanza parlamentare serve a rappresentare gli elettori, ma anche la partecipazione serve a tenere vivo un partito che ormai da mesi sembra immobile.
Il tema al centro del dibattito deve essere quello della giustizia sociale, dei progetti e delle prospettive che aiutino questa parte della popolazione con inserimenti lavorativi e non con il semplice assistenzialismo. Vorremmo che il PD mettesse al centro questo tema ed anzi vorremmo che il PD riprendesse a discutere con gli elettori, con i territori e con le varie realtà in modo concreto e costruttivo.