Nelle scorse settimane il Sindaco di Agliana Luca Benesperi ha annunciato la realizzazione di un nuovo plesso scolastico in via Mallemort, in sostituzione della struttura di Via Casello in zona Catena, chiusa per problemi strutturali. Come Partito Democratico e Agliana Insieme saremo sempre a favore di investimenti in ambito scolastico, ma riteniamo che debbano emergere i limiti e i problemi dell’operazione che l’Amministrazione aglianese ha intenzione di mettere in atto.
Costruire una nuova scuola elementare in Via Mallemort per sostituire il plesso della Catena significa concentrare gran parte delle scuole primarie e dell’infanzia nella stessa zona, dato che a pochi passi dall’area individuata sono presenti il plesso di scuola dell’infanzia di Via Bellini e quello di scuola primaria e dell’infanzia di Spedalino. Questo porterebbe a svuotare la zona di San Michele di presidi pubblici e scolastici, portando nuovi problemi alle famiglie della zona che dovranno accompagnare i loro figli dall’altra parte di Agliana.
Ricordiamo, inoltre, che nella programmazione delle amministrazioni precedenti l’area di Via Mallemort doveva servire ad ospitare una nuova scuola dell’infanzia e una nuova scuola primaria, tutte ricomprese in un’unica struttura. Non va dimenticato, infatti, che anche la scuola dell’infanzia di Via Bellini, particolarmente vecchia, dovrà nei prossimi anni trovare una nuova collocazione.
Per questo ci chiediamo: Se la scuola della Catena viene ricollocata in Via Mallemort quali saranno le prospettive della scuola Via Bellini? L’amministrazione comunale ha redatto un piano di edilizia scolastica sulla base di uno studio demografico proiettato sui prossimi 10 anni, al fine di capire quali sono le esigenze di aule/spazi collettivi della comunità scolastica ad Agliana? Ha intrapreso un confronto con l’istituto comprensivo B. Sestini, essenziale per avere l’opinione di chi “fa scuola” nel nostro territorio?
Le domande nascono anche sull’ammontare dell’investimento, pari a 1.500.000 euro. Secondo PD Agliana e Agliana Insieme, sarebbe più utile prevedere un investimento maggiore e realizzare in quell’area una struttura che sia davvero una scuola moderna, dotata di una nuova palestra oppure ella nuova biblioteca. Un investimento di poco maggiore a quello preventivato può dare grandi risultati in termini di servizi ad Agliana; se non si coglie questa occasione il nostro territorio dovrà aspettare ancora molti anni per avere servizi importanti che mancano ed il Comune dovrà ricorrere ad un indebitamento sempre maggiore.
Sulla destinazione della struttura della Catena, inoltre, condanniamo totalmente l’approccio privatista dell’Amministrazione. Il Sindaco Benesperi ha dichiarato al quotidiano La Nazione il 27 marzo: “Per la scuola di Catena c’è la possibilità di alienazione, demolizione e ricostruzione con destinazione a civili abitazioni”. Insomma, qualche appartamento in più in una zona già densamente abitata.
Abbandonare quella struttura è una scelta, non un obbligo. Decidere di recuperare vecchie strutture non è soltanto una valutazione di costi e tempi per un Comune ma il vero senso dell’impegno degli enti pubblici. Recuperare, riqualificare, riutilizzare per migliorare la vivibilità del territorio e non consumare ulteriore suolo con nuova edilizia. Noi restiamo convinti che quella struttura vada comunque recuperata ad uso pubblico, come presidio per la periferia, tanto decantata e difesa in campagna elettorale dalla stessa destra che oggi decide di privarla definitivamente di un pezzo della propria storia.
Non pretendiamo imprese impossibili od opere colossali ma chiediamo all’Amministrazione una programmazione degli investimenti scolastici quantomeno sufficiente a risolvere alcuni problemi di Agliana. Abbandonare la scuola della Catena per un nuovo piccolo plesso scolastico dall’altra parte della città significa solo tamponare un problema in attesa della prossima criticità.