Come nel Gattopardo, tutto cambi per non cambiare nulla. E’ di alcuni giorni fa la notizia della ricomposizione della maggioranza in comune ad Agliana, possiamo commentarla come nel famoso romanzo di Tomasi di Lampedusa “Il Gattopardo” ovvero tutto cambi per non cambiare nulla!
Come Partito Democratico di Agliana notiamo che chi trae maggiore incasso politico è Fratelli d’Italia che prende 3 Assessori su 5 totali, mentre la Lega, partito in maggioranza di centro destra con più voti, esce ridimensionata con 1 solo Assessore e per di più esterno ad Agliana.
Il Sindaco Benesperi assume la delega alla Polizia Municipale e dichiara l’apertura di un nuovo corso per l’ufficio con il quale dare seguito ai noti fatti degli arresti domiciliari della ex comandante; non ci dimentichiamo che il primo corso era proprio legato alla grande azione di rilancio della PM, in tutta evidenza fallita!
Nel frattempo alla PM è subentrata la nuova comandante, alla quale porgiamo il benvenuto e i migliori auguri di buon lavoro per ricostruire un ufficio in palese difficoltà.
Politicamente rileviamo che questo spostamento di deleghe sulla PM segni da un lato la bocciatura del precedente assessore, dall’altro un compromesso per mantenerlo in giunta; un vero e proprio ridimensionamento per soddisfare le rivendicazioni del gruppo di Agliana Civica nei confronti del quale rimangono aperte le denunce legali.
Ad aggravare la situazione le dimissioni del consigliere Billi (ex Lega, adesso anche ex Agliana Civica) in polemica col suo gruppo per non aver completato l’opera finalizzata alle definitive dimissioni dell’ex assessore alla PM Ciottoli, precedute da durissime accuse sia a mezzo stampa che in Consiglio comunale.
Per il gruppo di Agliana Civica un risultato estremamente deludente: fuori dalla giunta, nessuna rivendicazione ottenuta, la perdita numerica di un consigliere comunale.
Queste le considerazioni politiche che traiamo per il governo della città: una maggioranza di centro destra in crisi di valori e risultati, oltre che litigiosa, che ha prodotto un blocco di mesi nella gestione amministrativa, consigli comunali a porte chiuse, una sorta di auto isolamento, e quel che è peggio la sensazione che il peggio debba ancora venire anche alla luce della spaccatura a livello nazionale del centrodestra a seguito della elezione del Presidente della Repubblica.
Non sono segnali incoraggianti per la nostra comunità in vista dei prossimi impegni amministrativi, a partire da quelli legati ai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.